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tra produzione del materiale e messa in opera

Ingegneria industriale , meccanica , civile
La figura dell'ingegnere deve evolversi, la normativa europea lo impone quando fu introdotta la formazione continua come obbligo per ogni ingegnere iscritto all'albo.
In questo articolo vorrei introdurre una nuova possibilità lavorativa per un ingegnere libero professionista con possibilità di apporre timbro e firma, cioè regolarmente iscritto all'albo ingegneri.
L'esperienza dei bonus casa e dei più recenti eco-bonus hanno permesso di riqualificare le nostre case nei modi più disparati: impianti fotovoltaici, cappotti, facciate, tende anti sole, caldaie a condensazione, coperture, infissi, interventi antisismici. Tutto ciò per riqualificare il patrimonio immobiliare nazionale definito vetusto. Il piano fu possibile con riassegnazione di percentuali in reddito di imposta e ha riscosso una modesta adesione nei primi anni di applicazione 2018 e 2019.
Uno delle problematiche principali che si è potuto constatare dall'esperienza anche del più recente super bonus: è la precisione con cu si attribuisce la nuova classe energetica, cioè l'effettivo risparmio energetico. La precisa determinazione dell'importo speso, il tempo lavorativo impiegato, la spesa per i soli materiali e la spesa per la manodopera. La conclusione necessaria derivante da queste constatazioni è che la progettazione dell'opera deve essere affidata ad un professionista che determini in modo oggettivo tutti questi termini.
Altra problematica derivante dall'allestimento di un cantiere è la certificazione dei materiali che vengono utilizzati, mi spiego meglio: il cliente (colui che commissiona l'opera di ristrutturazione del proprio immobile o per conto del condominio) sceglie i materiali (coppi, lana di roccia, lana di vetro) normalmente si fa riferimento a un posatore il quale si occupa lui stesso del reperimento dei materiali. Normalmente per questa procedura si fa riferimento ad un geometra. Una nuova possibilità è quella di affidarsi ad uno studio di ingegneria per la valutazione del materiale ordinato: ciò che arriva dal fornitore è davvero di buona qualità? Le proprietà promesse dal fornitore sono effettivamente rispettate dalla maggior parte dei pezzi? Perchè non attribuire a un professionista un ulteriore step nella selezione dei materiali? Questa possibilità sarebbe più dispendiosa per il fruitore del bonus ma permetterebbe di avere una certificazione addizionale della qualità dell'intervento. Un altro guadagno da questa collaborazione che si verrebbe ad instaurare è quella di ampliare la posizione dell'ingegnere all'interno dell'intero iter di riqualificazione: 1.determinazione dell'iniziale classe energetica 2.determinazione della finale classe energetica 3.determinazione dell'effettivo rapporto tra spesa e qualità del prodotto acquistato 4.stima dei KWh risparmiati annualmente 5.stima dell'effettivo risparmio in bolletta.
Nell'approfondire il punto 3. si possono fare le considerazioni: perché un cliente sceglie una determinata piastrella/coppo? (marketing del fornitore), perché la scelta viene in gran parte delegata al geometra? (risparmio di tempo e denaro) Perché il cliente non conosce nemmeno la ditta del fornitore? (solo interesse all'effetto estetico). Perché invece non delegare la scelta a un ingegnere formato proprio per questa attività "ingegnere dei materiali"?
Tutto ciò come si può intuire non è a costo zero. Anzi una certificazione sul prodotto di questi termini prevede un investimento ingente da parte dello studio di ingegneria che si proporrà di investire in questa direzione e che diventerà un'istituzione sul proprio territorio, immagino collaborazioni con proprietari di immobili che posso essere valorizzati con un investimento preciso e mirato per ottenere un guadagno effettivo, nel distretto ceramico in particolare mi riferisco alle ville fioranesi persone od enti che hanno davvero la possibilità di investire sui propri immobili.
Questo investimento iniziale per l'acquisto di macchinari per la caratterizzazione delle proprietà dei materiali è molto dispendioso e non può prescindere da un prestito bancario, perché si intendono apparecchiature di ultima generazione e con standard di accuratezza ottimi, fin al punto da battere quelle dell'azienda produttrice. Mi riferisco a rivenditori come emme 3 e quantum design. Come ottenimento di fondi si possono valutare fondi europei, ma in questo caso andiamo incontro a valutazioni che sono meglio esposte nell'articolo presente su questo blog " Nuove opportunità o solo illusioni dai bandi UE? "
La posizione che si delinea dovrà essere supportata da colleghi professionisti derivante anche da altri ordini professionali penso ad esempio ad un avvocato vista la responsabilità in ogni commessa che dovrà sostenere l'ingegnere, a un dottore in fisica che garantirà il corretto funzionamento della macchina, un tecnico informatico per garantire il corretto funzionamento del PC e del software. Insomma si dovrà formare un'associazione tra professionisti interdisciplinare con effettiva iscrizione all'albo degli ingegneri. Come si deduce un progetto del genere è molto ambizioso ma permetterebbe una netta accelerazione dei lavori di ristrutturazione non solo in termini di interventi realizzati ma anche della mappatura geografica di ogni intervento, della sua qualità (nuova classe energetica), costo dell'opera, guadagno dell'energia risparmiata. Non sarebbe solo una mera azione imprenditoriale finalizzata all'introito del fondatore ma un progetto per l'intera comunità del distretto ceramico che permetterebbe davvero una spinta in più a tutto il comparto dell'edilizia.
Altro beneficio che potrebbe determinare per l'intera comunità questa nuova figura è l'evitare il surriscaldamento dei prezzi dei materiali da costruzione. Se gli interventi di ristrutturazione diventassero cronici e non esclusivamente relegati al nostro periodo storico si otterrebbe non una diminuzione della domanda ma una distribuzione più graduale nel tempo e i materiali si potrebbero evolvere nel tempo allo stesso modo con cui si compra un telefono nuovo in sostituzione del vecchio vetusto. La riqualificazione della casa costituirebbe una spesa alla portata della maggior parte dei nuclei famigliari, non solamente per ostacoli economici ma anche di tipo semplicemente organizzativo.
Come ultima considerazione questo modus operandi può essere esteso a tutti quei settori in cui troviamo un cliente (reale fruitore del materiale) , geometra   (che esegue lo studio di fattibilità) , il produttore del materiale (fornitore). Immagino a tutto il comparto delle piastrelle basterebbero davvero poche prove fisiche per dare un'ulteriore certificazione al materiale acquistato.
La figura si occuperebbe inoltre di qualificare ogni abitazione a prescindere dall'intervento di riqualificazione in particolare ogni immobile dovrebbe essere certificato per la propria classe energetica, ciò per legge richiesto per ogni contratto di compravendita.

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