Scrivere per non fare e come questo concetto sia alla base di ogni scelta
Può essere questa una strategia vincente per evitare di metterci in brutte situazioni, in realtà non è una scappatoia ma piuttosto la base della scrittura sia questo componimento sia questa mero vezzo dilettantistico. Ogni giorno la vita ci induce a delle sfide da raggiungere “superare” ma piuttosto non potrebbero essere da ovviare? Cioè il nostro obiettivo non dovrebbe essere il continuo alzare dell’asticella per ottenere un nuovo obiettivo da battere, se non ci fosse questo continuo bisogno di migliorarci non ci sarebbe nemmeno la tensione che serve per superare ogni limite. Senza questa tensione non ci sarebbe neanche la preoccupazione di apparire migliori. Secondo quel pensiero che apparire interessanti significhi avere più followers. Pensiamo a tutti i soldi spesi che ci sono dietro un like su Instagram oppure su un qualsiasi social, risparmiare non è solo un dovere ambientale ma anche economico come ci hanno insegnato i nostri genitori oppure i nonni. Anche se i social rappresentano il primo motore per la promozione di sé stessi oggi giorno. Cioè sto pensando alla possibilità del co-working a quegli ambienti che accelerano l’aggregazione tra professionisti che però sono davvero dispendiosi in termini economici per un giovane imprenditore, certo un giovane che si viene a trovare a contatto con questa possibilità ne viene subito rapito, come me che ho potuto lavorare per un breve periodo in quello di Fiorano, ma in realtà passata l’emotività iniziale mi sono ritrovato senza scrivania e senza colleghi. Certo all'interno di un co-working si rivelano le doti di leadership o comunque le doti comunicative che si rivelano in come un professionista riesca a rapportarsi con i colleghi. Questi luoghi permettono di creare forti legami e di fare conoscere tra loro i giovani professionisti che condividono lo stesso territorio, mi riferisco ad un progetto come quello di MyMeC-Canica che ha l’obiettivo di valorizzare l’ingegnere nel territorio del distretto ceramico e della motorvalley. Per un progetto del genere capite che un’opportunità simile non può essere persa. Ho potuto collaborare in quel co-working per circa un mese ma al termine del periodo concordato vengo a sapere che due forti aziende si sono prenotate tutto il posto disponibile non rimane nessuna possibilità di continuare la collaborazione. Subito non ci credo nemmeno, in realtà è davvero così due aziende più affermate si sono prenotate tutte le postazioni disponibili, la scelta della direzione è stata quella di puntare sull'imprenditoria affermata invece di scommettere su progetti minori anche se potenzialmente più lungimiranti. A questo punto mi chiedo se è davvero imprenditorialmente più conveniente scommettere sui co-working oppure scommettere su una domiciliazione sull'indirizzo di residenza. Attenzione la parola convenienza so che non può rapportarsi con la parola imprenditoria:
1. Ipotesi co-working: più colleghi, più pubblicità per la propria attività, più costo
2. Ipotesi domicilio attività con quello di residenza: costi praticamente nulli, tipologia di domicilio influenza la scelta, più privacy.
L’ultima considerazione però che voglio fare è quella se davvero si possa per legge mettere come domicilio della propria attività quello del co-working. Secondo questa considerazione il co-working dovrebbe essere considerato solo il primissimo stadio per la realizzazione dell’azienda, cioè un posto che permetta proprio solo l’iniziale messa a disposizione di luoghi per mettere nero su bianco le prime idee, fare le prime chiamate e incontrare i principali clienti o fornitori. Però ufficialmente non può essere inserito sui moduli dell’inizio attività come indirizzo di fatturazione dell’azienda. In questo caso si potrebbe considerare la possibilità di come possano ingranare il regime forfettario e questa limitazione, in quanto con questa tipologia di fatturazione non si dovrebbe aver bisogno di un indirizzo diverso. Questo è solo un esempio su come scrivere può aiutare la mente ad elaborare qualsiasi problema. L’elaborazione non avviene solo tramite la scrittura ma anche con il dialogo, cioè il parlato questo a differenza della scrittura implica di avere un interlocutore, ma anche questo aspetto può avere diverse sfumature: scrivo per qualcuno in particolare, scrivo ad un grande pubblico, parlo ad un unico interlocutore parlo a più persone. Può essere al base di qualsiasi editore di un blog e a seconda del pubblico che riesce a raggiungere.
1.
definizione del coworking: spazio a pagamento per un aspirante imprenditore, che
condivide lo spazio fisico: scrivania, ufficio con altri colleghi allo stesso
livello di sviluppo della propria idea.
2.
Pro e contro del coworking rispetto alla domiciliazione a casa dell'attività:
dispendio di denaro aggiuntivo, ma maggiori prospettive: pubblicità e colleghi,
daltro canto privacy e gestione autonoma degli spazi.
3.
Prospettive sul territorio: solo nel comune di Fiorano ci sono diversi spazi di
questo tipo
4.
La mia esperienza personale: buon impatto alla nuova esperienza, ma diverse
difficoltà durante il percorso. A questo punto la domiciliazione dell'ufficio a
casa mi sembra un buon compromesso tra lo sviluppo dell'attività e il risparmio
di risorse.
COMMENTI
1
recensione
Ruini Ing.Mattia
Giovedì 12 Ott 2023
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L'articolo definisce il coworking e come si è sviluppato sul territorio.
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